FANTAMARE IN SICILIA --- pannello decorativo 50x70, materiale plastico-spugnoso + acrilici

GITANO --- ciondolo realizzato con bottoni vintage, base in feltro colorato a mano, perline plastica di riciclo

insieme nel mare

insieme nel mare
ciondoli in creta, perle, colorati con acrilici

BRILLAROSSO --- ciondolo base feltro, stoffa, bottoni vintage

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domenica 24 luglio 2011

FACCIO L'AMORE CON ROMA!

Forse sono ubriaca di bellezza della città solenne, forse sono un'esaltata dell'atavico tempo, ma il passato che insegna al presente, per sempre, la grandezza di un popolo che secoli fa ha saputo conquistare tanti territori fino alla Dacia, moderna Romania, esalta le mie capacità cognitive e patriottiche ...
Io, che mi considero un'apolide bisbetica, in memoria di vecchi studi classici, oggi mi dichiaro un'amante solitaria della Roma antica, perchè è ancora presente nelle sue fattezze urbanistiche e storiche, mentre il moderno mondo si sgretola, si rimpicciolisce di fronte a miserie e macerie politiche, a vicissitudini naturali e sbronze edilizie di cartavelina ...
Vedi L'Aquila ed il terremoto del sei Aprile 2009 ...
Il passato è sempre presente.

PENSIERI : LIBERI BALLERINI SU ROMA

La città è ... Libera, mancante di Kaos che, scossa vorace, la invade tutti i giorni quando non è estate ...
Ballano i miei pensieri, vaganti, fluttuanti e lisci, leggeri come una carezza timida d'innamorato sognante.
Ho visitato Roma, sfiorandola come amante perduto, con leggiadro sussulto di piacere tra le sue pieghe antiche, di veste imperiale, tra le sue fogge di matrona solenne, pur turgida e cocente nei suoi colori e fattezze vetuste ...
Sta come un'antica patrizia che attende il giovane amore straniero, schiavo delle sue brame notturne, ad ammaliare chi la visita e la osserva incantato, splendida donna dai seni turgidi, dalle corone d'alloro e d'oro i monili ...
Le sue strade, i suoi palazzi, i Fori imperiali, le Ville, i parchi, il Colosseo, le sue bellezze immutabili non trasecolano mai di sorpassato ricordo, ma non mutando all'occhio del tempo, restano immobili e sovrani.
Roma è eterna, verginalmente bella, seduta su un trono a rimembrare la sua grandezza al piccolo pellegrino che stupisce dinanzi a lei con cotanta Bellezza!

PAUSA ROMANA

Tornata per un soffio di sette giorni a Roma.
Ora ritrovo una città silente, in vacanza, dove le cicale rompono il digiuno da rumori di macchine assassine, onnivore di rombi ululanti, ringhiosi ...
Ora riposo alla finestra e le stelle sbiadite mi guardano e mi chiedono cosa ci faccia di nuovo qui ...
Una pausa romana, breve, mentre mia figlia è con gli Scout in terra d'Abruzzo.
Riflettendo sulla vita che non frena mai, sulle parole non dette prima, quando l'età faceva capolino ad un amore fanciullo, quando il mare aveva l'orecchio gigante per ascoltarmi, trastullare e cullare le mie vertigini di paura ...
L'età adesso è più rassicurante, dilatante nel tempo per pensare, pensare e ri - cominciare.
Poi ritornerò al mio Padremare ...
Riabbraccerò l'acqua pulita dell'Adriatico, insieme alla mia continuazione filiale, la mia bella Elena, al consorte e a tutti quei ricordi di bambina che mi tengo serrati alle mie spalle.
Buona Pace a tutti ...


giovedì 23 giugno 2011

MENO UNO!




Meno uno!


Domani si partirà ... Con buona pace di mia figlia che vuole andare al mare. Finalmente un po' di serenità e famiglia d'origine, sulle rive dell'Adriatico, calmo, sornione, silenzioso ... lontano dai lidi tradizionali che pure sono affollati, andando in un posto piccolo, poco fashion, per fortuna, quasi "noioso". Ma la noia può risultare salvifica e benefica per chi vive in una grande città ... Il mio cervello ha bisogno di "noia creativa", pausa rilassante che mi lasci pensare senza lo stress velenoso e dannoso che ingoio tutto l'anno a Roma.

Perchè il Tempo ...




Il Tempo,


passa,


succhia, s'affretta,


ruba la vita,


il sorriso agli occhi dei bambini,


l'abbraccio alle madri,


la complicità agli amanti,


la forza ai destini,


ed i padri non hanno più tempo


per consigliare i figli ...




La corda tra


la Luna ed il Sole


si fa più sottile


ogni giorno il Sole,


ogni sera la Luna ...




Il Tempo


non lascia spazio,


ma lascia il suo marchio


sulla pelle degli uomini,


sul cuore


che spesso non batte più.




Beat. 99




lunedì 20 giugno 2011

ULTIME GIORNATE PRIMA DELLE TANTO SOSPIRATE VACANZE!




Finalmente la partenza si avvicina anche quest'anno.

Tra problemi, dispiaceri famigliari, delusioni varie, ma anche qualche soddisfazione, un'altra estate è alle porte, anzi è arrivata incessabilmente come da una vita.

E tutte le estati, e tutti i Natali stanno lì a ricordare che gli anni vanno avanti, che i figli crescono e tu decresci, non si può fare a meno di fermare per un attimo tal susseguirsi ...


Eppure in una città, ad un certo punto, se è possibile, bisogna cercarsi un'isola di pace : quei giorni di vacanza estiva, che giunge, talvolta, come una salvezza dall'impazzimento quotidiano.


Mi rifugerò in quel della mia terra molisana, sul mare, con mia figlia e col povero marito che però sarà al lavoro ancora per un po'.


Io ero abituata a ritmi umani più rilassati, ma da quando sono qui nella capitale, non faccio altro che essere un automa al servizio del Kaos!


Ricordo la favola di Momo, di Enzo d'Alò, in cui c'erano quei loschi figuri, i signori grigi, che succhiavano il tempo agli uomini proponendogli falsi interessi fino a renderli robotici e cattivi ...


CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO, il loro slogan ...


Anche noi abbiamo subito la trappola di questo slogan ed i nervi saltano.


Speriamo che ognuno si possa ritagliare un attimo di pace anche e soprattutto interiore, lo auguro a tutti gli uomini di buona volontà!


sabato 18 giugno 2011

A CACCIA DI ZANZARE



Questa notte trascorsa mi è venuta a pizzicare un 'ospite da sempre sgradita : una zanzara!



Sogni e sonni interrotti, punture pruriginose e fastidiose, occhi stanchi e sonnolenti puntati nel vuoto, ronzii incessanti ...



Diventa una lotta a sprazzi, una caccia incessante e snervante e non ci si arrende all'idea che un esserino così piccolo possa mandarci in bestia!



Una zanzara destabilizza i nervi, ridicolizza i riflessi sonnacchiosi, praticamente riesce a vincere, quando non capita tra le nostre grinfie, a sbeffeggiarci ...

Ogni notte è un'avventura, ci si prepara ad affrontare il nemico quando c'è e chissà che una zanzara possa fare una magia sul signor B. con un morso : che lo faccia rinsavire e dimettersi!




mercoledì 15 giugno 2011

IL TRAMONTO DEL RE SOLE.


C'era una volta un Re che viveva in un grande palazzo pieno di cose ricche, fastose e di damine di compagnia sempre incipriate e preparate a dovere per coccolarlo, adorarlo ed amarlo ...
Era un uomo pieno di sè, (ignaro dei suoi limiti intellettivi), di potere, danaroso che conquistava il popolo a suon di trappole parlanti che sembravano promesse, ma che si rivelavano, ben presto, grosse e grasse Bugie.
Alla sua corte appartenevano cortigiani di ogni sorta: buffoni, nani malvagi che sbeffeggiavano i poveri lavoratori, letterati e poeti servitori, sempre pronti a compiacerlo, spavaldi soldati della Lega del nord, con la spada sguainata e dura, coriacei economi, votati alla salvezza dell'economia ( o delle tasche del sovrano!) ... Eccetera eccetera ...
Tante erano le figure che ronzavano intorno a Lui, l'unico, l'insostituibile, l'eletto!
Il popolo, all'inizio, ebbe fiducia nei suoi sorrisi, nella sua sicurezza ostentata, ma poi, pian piano accadde qualcosa che iniziò a smontarlo come un pupazzo dei Lego : un sortilegio malvagio di una strega tutta rossa, chiamata, Magistratura.
Ogni cosa lui facesse o dicesse, si rivelava al contrario, si scopriva che tutto il suo operato era falso, menzognero, rivolto espressamente al suo bene e non a quello del suo Paese ...
Inoltre c'era un guerriero ruspante, un certo Ser Di Pietra, ed un uomo di cultura San Toro, che non gli davano tregua, che lo combatterono, con coraggio e precisione di colpi, fino a sfinirlo.
Povero Monarca al tramonto! Cominciava a sentirsi solo, accerchiato, tradito, forse, anche dai suoi fedelissimi: infondeva, quasi, un sentimento di Pìetas!
Intanto, quasi magicamente, più lui assorbiva colpi, più il Paese sembrava risvegliarsi da un lungo sonno; si annusava, nell'aria, il fervore di cambiamento e si sentiva che bisognava rinascere alla Vita, alla Cultura, all'Intelligenza, far ritornare il Pensiero, il Cervello e bruciare al rogo la Stupidità, l'Arroganza, la Bugia, l'Interesse Personale, la Tracotanza, la Superficialità e tutto ciò che aveva preso il posto della dignità di un popolo.
Doveva riemergere la vera Politica, quella proiettata sul futuro della collettività sociale, dei giovani, intenta sul serio a prendersi cura dei problemi del Paese ...
Così, man mano, il re perdeva i pezzi, camminando verso il suo inesorabile tramonto.
Appariva in pubblico col suo sorriso sempre più di plastica, forzato, che nascondeva un sentimento di smarrimento, dolore. La maschera di gomma che indossava era, ormai, troppo stretta, sino a soffocarlo in un dispetto di smorfie. Forse iniziava a prender coscienza di sè, delle sue cavolate sfiorite, appassite, chissà ...

Forse stava consumandosi una favola di carta che aveva incartato il Paese, rischiando di finire nel mondezzaio.
FINE DI UNA FIABA AL CONTRARIO!