Forse sono ubriaca di bellezza della città solenne, forse sono un'esaltata dell'atavico tempo, ma il passato che insegna al presente, per sempre, la grandezza di un popolo che secoli fa ha saputo conquistare tanti territori fino alla Dacia, moderna Romania, esalta le mie capacità cognitive e patriottiche ...
Io, che mi considero un'apolide bisbetica, in memoria di vecchi studi classici, oggi mi dichiaro un'amante solitaria della Roma antica, perchè è ancora presente nelle sue fattezze urbanistiche e storiche, mentre il moderno mondo si sgretola, si rimpicciolisce di fronte a miserie e macerie politiche, a vicissitudini naturali e sbronze edilizie di cartavelina ...
Vedi L'Aquila ed il terremoto del sei Aprile 2009 ...
Il passato è sempre presente.
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domenica 24 luglio 2011
PENSIERI : LIBERI BALLERINI SU ROMA
La città è ... Libera, mancante di Kaos che, scossa vorace, la invade tutti i giorni quando non è estate ...
Ballano i miei pensieri, vaganti, fluttuanti e lisci, leggeri come una carezza timida d'innamorato sognante.
Ho visitato Roma, sfiorandola come amante perduto, con leggiadro sussulto di piacere tra le sue pieghe antiche, di veste imperiale, tra le sue fogge di matrona solenne, pur turgida e cocente nei suoi colori e fattezze vetuste ...
Sta come un'antica patrizia che attende il giovane amore straniero, schiavo delle sue brame notturne, ad ammaliare chi la visita e la osserva incantato, splendida donna dai seni turgidi, dalle corone d'alloro e d'oro i monili ...
Le sue strade, i suoi palazzi, i Fori imperiali, le Ville, i parchi, il Colosseo, le sue bellezze immutabili non trasecolano mai di sorpassato ricordo, ma non mutando all'occhio del tempo, restano immobili e sovrani.
Roma è eterna, verginalmente bella, seduta su un trono a rimembrare la sua grandezza al piccolo pellegrino che stupisce dinanzi a lei con cotanta Bellezza!
Ballano i miei pensieri, vaganti, fluttuanti e lisci, leggeri come una carezza timida d'innamorato sognante.
Ho visitato Roma, sfiorandola come amante perduto, con leggiadro sussulto di piacere tra le sue pieghe antiche, di veste imperiale, tra le sue fogge di matrona solenne, pur turgida e cocente nei suoi colori e fattezze vetuste ...
Sta come un'antica patrizia che attende il giovane amore straniero, schiavo delle sue brame notturne, ad ammaliare chi la visita e la osserva incantato, splendida donna dai seni turgidi, dalle corone d'alloro e d'oro i monili ...
Le sue strade, i suoi palazzi, i Fori imperiali, le Ville, i parchi, il Colosseo, le sue bellezze immutabili non trasecolano mai di sorpassato ricordo, ma non mutando all'occhio del tempo, restano immobili e sovrani.
Roma è eterna, verginalmente bella, seduta su un trono a rimembrare la sua grandezza al piccolo pellegrino che stupisce dinanzi a lei con cotanta Bellezza!
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"Città"- olio su tela di Mauro Mastrodonato
PAUSA ROMANA
Tornata per un soffio di sette giorni a Roma.
Ora ritrovo una città silente, in vacanza, dove le cicale rompono il digiuno da rumori di macchine assassine, onnivore di rombi ululanti, ringhiosi ...
Ora riposo alla finestra e le stelle sbiadite mi guardano e mi chiedono cosa ci faccia di nuovo qui ...
Una pausa romana, breve, mentre mia figlia è con gli Scout in terra d'Abruzzo.
Riflettendo sulla vita che non frena mai, sulle parole non dette prima, quando l'età faceva capolino ad un amore fanciullo, quando il mare aveva l'orecchio gigante per ascoltarmi, trastullare e cullare le mie vertigini di paura ...
L'età adesso è più rassicurante, dilatante nel tempo per pensare, pensare e ri - cominciare.
Poi ritornerò al mio Padremare ...
Riabbraccerò l'acqua pulita dell'Adriatico, insieme alla mia continuazione filiale, la mia bella Elena, al consorte e a tutti quei ricordi di bambina che mi tengo serrati alle mie spalle.
Buona Pace a tutti ...
Ora ritrovo una città silente, in vacanza, dove le cicale rompono il digiuno da rumori di macchine assassine, onnivore di rombi ululanti, ringhiosi ...
Ora riposo alla finestra e le stelle sbiadite mi guardano e mi chiedono cosa ci faccia di nuovo qui ...
Una pausa romana, breve, mentre mia figlia è con gli Scout in terra d'Abruzzo.
Riflettendo sulla vita che non frena mai, sulle parole non dette prima, quando l'età faceva capolino ad un amore fanciullo, quando il mare aveva l'orecchio gigante per ascoltarmi, trastullare e cullare le mie vertigini di paura ...
L'età adesso è più rassicurante, dilatante nel tempo per pensare, pensare e ri - cominciare.
Poi ritornerò al mio Padremare ...
Riabbraccerò l'acqua pulita dell'Adriatico, insieme alla mia continuazione filiale, la mia bella Elena, al consorte e a tutti quei ricordi di bambina che mi tengo serrati alle mie spalle.
Buona Pace a tutti ...
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