
Finalmente la partenza si avvicina anche quest'anno.
Tra problemi, dispiaceri famigliari, delusioni varie, ma anche qualche soddisfazione, un'altra estate è alle porte, anzi è arrivata incessabilmente come da una vita.
E tutte le estati, e tutti i Natali stanno lì a ricordare che gli anni vanno avanti, che i figli crescono e tu decresci, non si può fare a meno di fermare per un attimo tal susseguirsi ...
Eppure in una città, ad un certo punto, se è possibile, bisogna cercarsi un'isola di pace : quei giorni di vacanza estiva, che giunge, talvolta, come una salvezza dall'impazzimento quotidiano.
Mi rifugerò in quel della mia terra molisana, sul mare, con mia figlia e col povero marito che però sarà al lavoro ancora per un po'.
Io ero abituata a ritmi umani più rilassati, ma da quando sono qui nella capitale, non faccio altro che essere un automa al servizio del Kaos!
Ricordo la favola di Momo, di Enzo d'Alò, in cui c'erano quei loschi figuri, i signori grigi, che succhiavano il tempo agli uomini proponendogli falsi interessi fino a renderli robotici e cattivi ...
CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO, il loro slogan ...
Anche noi abbiamo subito la trappola di questo slogan ed i nervi saltano.
Speriamo che ognuno si possa ritagliare un attimo di pace anche e soprattutto interiore, lo auguro a tutti gli uomini di buona volontà!
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